Brazzan e il vino dei ricordi

Parto da una constatazione forse banale: l’Italia è bella tutta e ogni regione produce vini che sanno distinguersi. Infatti se cerchiamo nel nostro Paese un vino che incontri il nostro gusto o che meglio si adatti al piatto forte che amiamo cucinare sicuramente lo troviamo, ma oggi vi parlo di quelle regioni che scatenano ricordi, che sanno di casa e anche un vino può farlo. Tempo fa, un appuntamento di lavoro mi ha portato a Gorizia: ora di pranzo, un bel ristorante sulla piazza centrale poco prima della via pedonale e come al solito ho voluto assaggiare un vino della zona e di una piccola cantina. Tuffo al cuore, il Blanc di Simon vitigno Friulano, o Tocai come lo chiamavo ai tempi del militare, semplicemente meraviglioso: profumatissimo, morbido e dal gusto aromatico, uno dei migliori Friulani mai assaggiati fino ad ora. In occasione del Vinitaly dello scorso anno abbiamo cercato e conosciuto Daniele, deus ex machina di Simon di Brazzan, appassionato e energico, come la sua terra e i suoi vini. All’edizione di quest’anno di Vinitaly ci ha presentato Centenario, un merlot riserva creato nel 2016 in memoria del nonno Enrico che avrebbe compiuto 100 anni e di cui sarebbe stato orgogliosissimo.

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