L’aperitivo della nonna

Nel dopoguerra mia nonna aveva un bar, in un paese alle porte di Milano, oggi periferia, allora una realtà a misura d’uomo, dove ci si conosceva tutti e si aspettava il dopolavoro per fare due chiacchiere davanti a un calice. Mia nonna da brava “oste” preparava qualche boccone saporito che lasciava sul bancone per chi entrava. Cose semplici, adatte ai vini della casa così come ai vini “dei sciuri” come diceva lei. Cose semplici come le olive, riempite con pazienza in ogni modo: acciughe, formaggio con la salvia tritata, pomodoro condito con olio e prezzemolo, cubetti di mortadella e poi uova sode con olio e sale, perché le uova non mancavano mai. Niente di chic quindi ma solo una astuzia, con ingredienti semplici, per creare convivialitá e prolungare la presenza al bar. Per me, un ricordo gustoso che condivido con voi e con un calice di Vermentino toscano.

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