La scoperta del Basarin

Eravamo in auto sulle colline del Barbaresco alla ricerca di un ristorante tipico piemontese e, una volta trovato, la vera scoperta è stata ovviamente un Barbaresco, ma non uno qualsiasi, un Basarin. Sinceramente mai sentito prima, chiediamo qualche dettaglio e la proprietaria del ristorante si appassiona in un racconto di colori e profumi che sembrano appartenerle nel profondo. Ed è così, perché questo vino è prodotto da suo fratello Livio Voghera, che ha ereditato l’azienda dal padre Luigi. Due rapide indicazioni sulla strada e la seconda tappa è fissata: andiamo a visitare l’azienda agricola di questo “maestro” del Barbaresco. Ci troviamo di fronte alla classica azienda a conduzione familiare, con l’ingresso nel cortile che porta subito alla cantina dove troviamo i vini tipici della zona come il dolcetto, la barbera, ovviamente il nebbiolo e ovviamente quel barbaresco che abbiamo appena assaggiato. Con Livio visitiamo la cantina con le botti di legno di diverse dimensioni e qualche decina di migliaia di bottiglie prodotte ogni anno e assaggiamo i suoi vini. Ma non è una semplice degustazione, è entrare nel suo mondo, dove si vede la passione per il vino, l’orgoglio e il piacere di raccontare i sacrifici fatti per produrlo, un mondo che è lì nella sua taverna proprio accanto all’ufficio, tutto vicino per non perdere nemmeno un attimo della vita del vino. Una persona ammirevole come i suoi vini, che vi consigliamo di cuore.

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