Lo Triolet, il gioiello della Valle d’Aosta

Dopo la Valtellina, continua il racconto dei vigneti eroici e questa volta ci troviamo in Valle d’Aosta, nella cantina Lo Triolet, a Introd. Oltre alla cantina, in fase di ampliamento, Marco Martin e sua moglie gestiscono un piccolo agriturismo, un vero gioiello al cospetto del Gran Paradiso, il luogo ideale per rilassarsi e conoscere dei vini davvero speciali. I vigneti di Lo Triolet sono sparsi in diversi comuni della zona, ad una altitudine che varia dai 600 ai 900 metri su terreni sabbiosi e scoscesi di origine morenica: le uve in queste zone subiscono forti escursioni termiche che ne arricchiscono il profilo aromatico e producono vini sapidi e freschi.

Il Pinot Gris è il simbolo della cantina, premiato con 3 bicchieri dal Gambero Rosso nel 2018. La prima vigna risale al 1988, come reimpianto di un vecchio vigneto di famiglia con una varietà precoce che riuscisse a maturare in modo ottimale anche a quelle altitudini. E ci sono riusciti con successo, perché il loro Pinot Gris è qualcosa di unico, fine e floreale con tutti i profumi delle erbe di montagna. Abbiamo degustato anche la versione “élevé en barrique”…9 mesi di legno dove tutti i profumi si esaltano ancora di più e lo rendono morbido e corposo. Un rosso molto interessante di questa cantina è Heritage, dove vitigni di fumin e syrah sono lasciati appassire per mesi e vinificati con lo stesso procedimento che si usa per ottenere l’Amarone. Solo 1000 bottiglie per un vino di grande struttura, dal colore intenso e dal profumo molto persistente.

Marco è un vero “vigneron” e la profonda conoscenza delle proprie vigne e le caratteristiche del terroir valdostano, anche in termini di quote ed esposizione al sole, permette di coltivare vitigni diversi, di sperimentare e questo lo ha portato ad ampliare la produzione con Gewurztraminer, Muscat Petit Grain e Petit Arvine, ai rossi Gamay, Pinot nero, Syrah e Fumin. La produzione si attesta intorno alle 50.000 bottiglie ed è suddivisa in 12 etichette tra cui scegliere quindi le bottiglie per ogni etichetta non sono molte ma la qualità è ottima, frutto di durissimo lavoro in un territorio dove sono la montagna e la natura a dettare le regole.

Ma la scoperta per me è stata Mistigri, il passito di Pinot Gris, profumato e dolce al naso, ma sorprendentemente pulito al palato: l’abbinamento perfetto è con formaggi, fois gras e dolcetti di pasta frolla ma, sinceramente, sta benissimo anche da solo!

 

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